Per impostare il restauro di un pavimento in legno si raccolgono informazioni di carattere storico sulla sua costruzione (epoca, legni usati, modalità di costruzione…). Si procede ad un’attenta analisi per valutare lo stato di conservazione della struttura e della vernice individuando le cause di degrado (tarli, infiltrazioni di acqua…).
In questa fase si eseguono tutte quelle operazioni di falegnameria che permettono di ripristinare la stabilità del parquet e riportarlo alla sua integrità originaria.
Facciamo qualche esempio pratico: come conseguenza di allagamenti o infiltrazioni di acqua, ci sono sicuramenti legni marci o tavole sollevate da fissare nella loro sede o sostituire. Questo stato di fatto si trova spesso in corrispondenza di porte finestre da cui si infiltra l’acqua piovana. Il legno è ingrigito e le tavole sollevate. Le parti danneggiate irrimediabilmente dagli insetti xilofagi (tarli) possono essere rimosse e sostituite.
Le rotture vengono riparate e incollate; le mancanze sono integrate e ricostruite. Gli intarsi mancanti vengono rifatti e le fessurazioni tra le formelle o i listoni vengono riempite mediante l’inserimento di listelli in legno (oppure di stucco nel caso di fessure di piccola entità).
Nel restauro di un pavimento in legno si controlla se si avvertono cedimenti camminando in alcune zone, per porvi rimedio si smonta e si controllano i travetti sottostanti.
Se necessario si smonta parte o tutto il pavimento per intervenire sui magatelli e apportare rinforzi o riparazioni. In questo caso si crea una mappatura della stanza e si catalogano tutti i pezzi del parquet per ricomporre in modo corretto la disposizione originaria.
La vecchia vernice può essere rimossa in due modi:
La prima opzione si applica nel recupero di pavimenti antichi che hanno subito levigature aggressive in restauri precedenti. Lo spessore della tarsia ossia della parte in legno pregiato che viene incollata sul pannello di base, varia dai 3 ai 5 mm. Levigando con carte abrasive a grana grossa si possono asportare millimetri di legno e quindi ridurne sensibilmente lo spessore. A questo punto è obbligatorio procedere alla sverniciatura chimica con impacchi di solventi, senza intaccare meccanicamente il legno.
La seconda opzione è valida in tutti gli altri casi. Trattandosi del restauro di un parquet antico si tratta di una levigatura molto cauta e rispettosa che riduce al minimo l’asportazione del legno.
Prima della verniciatura vera e propria si tonalizzano tutte le parti realizzate in legno nuovo durante la fase di falegnameria. La coloritura avviene con velature di colori ad acqua vegetali che presentano una buona resistenza alla luce.
Consigliamo al cliente come prendersi cura del pavimento dopo il restauro: quali prodotti usare e quali evitare e perchè. E’ possibile valutare una manutenzione nel corso degli anni per mantenere lo stato di conservazione in modo ottimale e prevenire o risolvere eventuali problemi localizzati.