La storia
La tecnica ha origini molto antiche, già diffusa in epoca romana. A Pompei sono svariati i ritrovamenti di superfici pittoriche decorate a finto marmo, tecnica molto utilizzata per impreziosire e ingentilire le domus romane. L’imitazione del marmo nacque come esigenza in un’epoca in cui il trasporto di marmi veri e lastre in materiale lapideo aveva costi decisamente inaccessibili. I Romani, come anche tutte le generazioni successive, per risparmiare, commissionavano a decoratori e artisti grandi superfici di marmi pittorici. La tradizione proseguì nelle epoche successive, nelle chiese e nelle ville, perfezionandosi a tal punto che alcune committenze preferivano il marmo decorativo a quello vero. Oggi una superficie in finto marmo è considerata, se ben eseguita, di maggiore valore rispetto ad una lastra di vero marmo.
Naturalmente per ottenere un vero e proprio effetto di inganno il lavoro deve essere eseguito a regola d’arte, anche perché ogni qualità di marmo richiede accorgimenti differenti.
Per iniziare
Le armi più efficaci a disposizione del decoratore che vuole riprodurre fedelmente un marmo sono anzitutto l’osservazion e la pazienza. Ogni marmo ha vene, sfumature, e texture differenti e prima di iniziare un lavoro è bene analizzare il marmo a cui vogliamo ispirarci, comprendere come si muovono le linee, le vene e i livelli.
La superficie da dipingere deve essere perfettamente liscia e ben levigata. A questo scopo si può prepararla con gesso e colla di coniglio, con fondi a base d'acqua o con gessi acrilici disponibili in commercio in tutte le rivendite professionali. Quando la base è pronta, bisogna stendere un fissativo, meglio con un rullino di spugna.
Bianco venato
Uno dei marmi più facili da imitare è il bianco venato, utile per esercitare la mano nella riproduzione di venature naturali. Il procedimento è semplice: occorre ragionare a strati, procedendo a livelli. Si parte dal fondo riproducendo vene grossolane e aloni fino ad arrivare alla superficie con vene molto fini e decise.
Il tocco finale si dà con qualche vena bianca finale e spruzzando del colore nero con un pennello dal pelo rigido e con uno spazzolino da denti, tamponando poi sempre con spugne e stracci.
A lavoro ultimato è bene rivestire la superficie con della vernice trasparente, usando una pennellessa pulita e con un rullino professionale per vernici. Questo processo restituirà brillantezza alla superficie aumentando la credibilità del marmo.
Marmi complessi
Esistono infiniti marmi, più o meno complessi e quelli a fondo scuro richiedono la medesima tecnica del bianco venato ma partendo con un fondo colorato. In questo caso si procederà con aloni più scuri e vene più chiare a seconda del marmo che si intende imitare, come il Verde delle Alpi, il Giallo di Siena, il Rosso di Bologna e il verde marino.